Le otto regole d’oro del Design dell’interfaccia di Ben Shneiderman.
Ben Shneiderman (21 agosto 1947) è uno scienziato informatico americano e professore presso lo Human-Computer Interaction Lab dell’Università del Maryland. Il suo lavoro nell’ambito dell’Interaction Design è paragonabile ad altri autori contemporanei come Don Norman e Jakob Nielsen.
Nel suo celebre libro “Designing the User Interface: Strategies for Effective Human-Computer Interaction” fornisce 8 importanti regole per la progettazione delle interfacce digitali. Questi Golden Rules sono applicabili nella maggior parte dei sistemi, ma devono essere interpretati, studiati e adattati diversamente per ogni ambiente di interazione. L’autore tiene a rimarcare che un elenco come questo non possa essere completo, ma solo una guida utile a studenti e ai progettisti. Ad ogni modo forniscono un buon punto di partenza per i progetti mobile, desktop e web.
- Coerenza a tutti i costi
In un sistema servono sequenze di azioni simili per situazioni simili. La terminologia deve essere identica nei prompt, nei menù e nelle schermate di aiuto. L’utilizzo dei colori, dei layout e del lettering dev’essere coerente in ogni parte del sistema. Standardizzare il modo in cui le informazioni vengono veicolate permette all’utente di familiarizzare rapidamente con l’ambiente. - Usabilità universale
Riconoscere le esigenze delle diverse tipologie di utilizzatori, considerando utenti di tutte le età e con diverso background tecnologico. Aggiungere, per esempio, guide per gli utilizzatori inesperti e funzioni speciali per quelli esperti migliora la qualità del sistema percepita. - Offrire riscontri informativi
Ad ogni azione dell’utente deve corrispondere una risposta dell’interfaccia in modo che ciascun utilizzatore sappia cosa sta succedendo in ogni momento in modo chiaro, appropriato e leggibile. Per le azioni frequenti e minori, la risposta può essere modesta, mentre per azioni infrequenti e importanti, la risposta dovrebbe essere sostanziale. - Dialogo con gli utilizzatori
Le sequenze di azioni devono essere organizzate con un’inizio, un punto intermedio e una conclusione. Le risposte informative al completamento di un gruppo di azioni forniscono agli utenti la soddisfazione del completamento, un senso di sollievo, un indicatore per prepararsi al prossimo gruppo di azioni. I siti ecommerce, ad esempio, veicolano gli utenti dalla selezione dei prodotti alla cassa e terminano con una pagina di conferma che completa la transazione, aggiungendo un “Grazie” al termine dell’acquisto si gratifica l’utente ma si definisce chiaramente la conclusione del processo. - Prevenire gli errori
Per quanto possibile sarebbe indicato realizzare l’interfaccia in modo che gli utenti non siano indotti a commettere errori. Nel caso succeda l’interfaccia dovrebbe fornire istruzioni semplici, costruttive e specifiche per la soluzione. Gli utenti, ad esempio, non dovrebbero necessariamente reimpostare un intero form nel caso immetano un dato sbagliato, ma dovrebbero essere guidati per correggere esclusivamente la parte difettosa. Le azioni erronee dovrebbero lasciare invariata l’interfaccia, fornendo istruzioni sul ripristino delle operazioni. - Assicurare la reversibilità
Per quanto possibile, le azioni dovrebbero essere reversibili. Questa funzione allevia l’ansia, poiché gli utenti sanno che gli errori possono essere annullati e incoraggia l’esplorazione di nuove opzioni. Le unità di reversibilità dovrebbero essere un’azione singola, un’attività di data entry o un gruppo completo di azioni. - Garantire il controllo agli utenti
Gli utenti esperti desiderano essere in controllo dell’interfaccia e voglione che essa risponda ai loro input senza esitazione. Odiano sorprese o cambiamenti e sono infastiditi dalle sequenze di immissione dati, dalle difficoltà nell’ottenimento di informazioni chiave e dall’incapacità di raggiungere il risultato desiderato.
- Ridurre il carico di memoria a breve termine
La capacità limitata dell’uomo per l’elaborazione di informazioni nella memoria a breve termine richiede che i designer evitino interfacce in cui gli utenti devono memorizzare informazioni da riportare da una schermata ad un’altra. Significa che i form, specialmente su display di dimensioni ridotte, dovrebbero essere compattati per adattarsi ad una singola schermata.
Se i tuoi progetti implicano interazioni tra uomo e interfaccia, queste otto regole d’oro sono di tutto rilevo nel processo di progettazione per migliorare l’usabilità di un’applicazione.
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